LORETO APRUTINO. «Il più grande villaggio neolitico d’Europa sta per tornare alla luce a Loreto Aprutino. Precisamente, in località Colle Cera, in un’area già sottoposta anni fa (primi 2000) ad un’indagine della facoltà di Archeologia dell’università di Pisa, che aveva fatto rinvenire numerosi reperti risalenti a migliaia di anni fa, testimonianza della lunga storia e dell’evoluzione dei popoli dell’area vestina, già conservati nell’Antiquarium “Casamarte”».
E’ il sindaco Renato Mariotti ad anticipare la notizia della ripartenza degli scavi tra gli ulivi della contrada loretese, fermi da vent’anni. Testimonianze storiche dalla Preistoria al Medioevo. La presenza dell’uomo sul territorio di Loreto Aprutino è rintracciabile infatti fin dal periodo Paleolitico: corredi tombali, armi, vasellame, gioielli, oggetti cultuali, testimoniano come i Vestini, tra il VII e il V secolo a. C. avessero raggiunto un livello di vita raffinato.
Presto si tornerà a scavare a Colle Cera, grazie al rinnovo della convenzione tra il Comune, la Soprintendenza e l’ateneo toscano, che si ritroveranno – assieme all’Archeoclub di Loreto – domani e domenica al Teatro “De Deo” per le “Giornate europee dell’archeologia”.
Un appuntamento prestigioso in cui l’amministrazione comunale annuncerà la riapertura del grande sito archeologico e la ripartenza degli scavi, da cui potrebbe riemergere un grande pezzo di storia dell’Abruzzo di circa cinquemila anni fa. «Siamo felici di far ripartire gli scavi in un’area di grande interesse storico e scientifico», ha detto Mariotti, «il pensiero va al nostro indimenticabile Mauro Di Zio, che fu precursore e promotore della ricerca archeologica sul nostro territorio anni fa».
Domattina, dalle 9,30, docenti ed esperti dell’università di Pisa e della Soprintendenza (interventi degli archeologi Marta Colombo e Andrea Staffa) saranno i relatori della conferenza in programma al “De Deo” in cui verranno mostrati i primi reperti ritrovati all’inizio degli scavi di Colle Cera anni fa. Domenica mattina si parlerà ancora di storia, territorio e agricoltura, poi spazio ai laboratori e alle visite guidate nei musei cittadini.
Con il rilancio dell’attività archeologica nel grande sito della contrada loretese, l’amministrazione è pronta a dare il via ai lavori di ampliamento dell’Antiquarium “Casamarte”, che verranno curati direttamente dalla Soprintendenza archeologica Chieti-Pescara. E’ solo una delle mosse dell’amministrazione per dare nuova linfa al turismo della cittadina e dell’intera area vestina.
Nei prossimi mesi il tour turistico loretese si amplierà con la riapertura della chiesa di San Francesco d’Assisi, in via dei Mille, chiusa dal 2009. Uno scrigno costruito nel 1200: è uno dei più antichi insediamenti francescani d’Italia.
Appuntamento invece al 2025 per la riapertura della sede del Palazzo comunale. «Tra settembre e ottobre consegneremo i lavori per il recupero del palazzo municipale. Lavori attesi da oltre quindici anni, che ridaranno vita al borgo», chiude Mariotti.
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