SAN SALVO . Lo stabilimento abruzzese di Denso è sotto la lente della casa madre giapponese. Tutto lascia pensare che ci siano importanti novità in arrivo. Il sindaco di San Salvo Emanuela De Nicolis è ottimista. I sindacati invece non si sbilanciano, per loro è importante quello che emergerà dall’incontro di giovedì 13 giugno. «Ci sono state tante visite della proprietà giapponese in questo periodo a San Salvo, che confermano la particolare attenzione verso il sito italiano», afferma Marco Laviano, segretario della Fim Cisl, «il momento più importante è tuttavia in programma il 13 giugno. Le confederazioni sindacali quel giorno avranno un incontro con il presidente di Denso, la direzione aziendale, Confindustria e le istituzioni. Speriamo che da quell’incontro emergano novità: elementi di continuità, prospettive e opportunità. Tutti», rimarca Laviano, «si stanno spendendo per il mantenimento dei livelli occupazionale e le produzioni. Sembrerebbe tutto convergere verso un’unica direzione. La sinergia fra governo nazionale, Regione e sindacati dovrebbe aiutare. Primo scoglio da risolvere è l’opportunità dell’isopensione, un impegno sociale di grande importanza. Ugualmente importanti sono le nuove produzioni. L’ecobonus dovrebbe favorire il mercato dell’ibrido. Quello che accade a Stellantis (stop o comunque rallentamenti alle vetture elettriche) potrebbe far pensare che Italia ed Europa vadano in direzione diversa dalla forte spinta dell’elettrificazione, lasciando libero l’utente di decidere e andando a favore delle produzioni di endotermico e ibrido. In questo modo verrebbe dato all’azienda un periodo per reinventarsi e avviare nuove produzioni. Se l’utente», conclude il segretario della Fim Cisl, «sarà lasciato libero di scegliere sul mercato, alla Denso verrebbe dato un lungo e ampio respiro che potrebbe essere fondamentale. Gli ammortizzatori sociali ci sono. I finanziamenti sono stati accordati fino a dicembre 2024. La forza di Denso Giappone è importante. Se si riuscisse a blindare questi volumi produttivi nel 2025 potremo fare a meno della cassa integrazione. Questa è comunque una partita delicata e ci sono ancora passaggi importanti. Va ricordato che il 15 giugno c’è anche un nuovo incontro in ministero».(p.c.)
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