Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto sono insieme da ormai 15 anni e, nonostante le voci che si sono rincorse negli ultimi mesi, di separarsi non ci pensano proprio. Il Volo, formato nel 2009 nello show Ti lascio una canzone con Antonella Clerici, si è raccontato nel corso di un’intervista a La Repubblica, parlando proprio di questi rumors. Ignazio afferma: “Come tutti i gruppi di questo mondo discutiamo, abbiamo idee diverse”. Piero incalza: “Se ci fossero le telecamere nelle case degli italiani chissà cosa verrebbe fuori…”.
Nessuno di loro, però, ha intenzione di proseguire senza avere gli altri accanto. Certamente non sono più i ragazzi di un tempo, come precisa Gianluca: “Siamo cambiati. A volte bisogna rischiare per ottenere quello che non hai mai avuto, non puoi restare uguale. C’è confronto ma cerchiamo di capire l’altro”. A renderli uniti ci sono tante cose, come ha sottolineato Piero: “Rispettiamo le vite private di ognuno di noi. Ci accomuna il fatto di sapere cos’è il meglio per il Volo. Per esempio nel concerto ‘Tutti per uno’ ognuno canta il genere musicale che lo rispecchia di più, Il Volo sono tre personalità”.
Alcuni li accusano di essere antipatici, ma a questo rispondono: “All’estero vivi esperienze uniche, ci siamo ritrovati con Lady Gaga e Beyoncé, e forse a volte abbiamo sbagliato anche noi. Per noi era bello condividere la nostra vita. Non diciamo più quello che abbiamo vissuto in dettaglio per non apparire montati e presuntuosi. Se stiamo zitti forse è meglio”. Gianluca è d’accordo: “Il problema è stato l’ostentazione”.
Ovviamente il successo significa soldi. Ignazio non lo nega, i soldi contano. “Noi non abbiamo il problema di arrivare a fine mese, siamo molto fortunati. Mi godo la vita e ho grande rispetto per i soldi. Molti giovani non coltivano una passione, solo l’idea di diventare milionari”. Gianluca gli fa eco: “Non mi considero materialista, se dovesse venire un ladro a casa non troverebbe niente da rubare. Collezionare orologi o macchine non mi appartiene. Non spendo 5.000 per una bottiglia in discoteca, mi sembra immorale quando c’è chi quei soldi li guadagna in cinque mesi. Spendo per i viaggi, i libri, qualsiasi cosa che mi arricchisca come persona”. Quando a Piero: “Li vedo un mezzo per una vita comoda, e soprattutto per realizzare i desideri delle persone care. Bisogna riconoscere il valore dei soldi, mai diventarne vittime”.