MONTESILVANO. «Basta con la storia dei giovani che non hanno voglia di lavorare. Noi abbiamo fatto due stagioni estive, ma il problema è che in busta paga viene conteggiata la metà delle ore effettive». Lorenzo Fedele e Cristiano Cricelli, due studenti del quinto anno dell’istituto alberghiero di Pescara, indirizzo sala ed eventi, anche loro tra i partecipanti al talent day della Fipe – Confcommercio, cercano di spiegare le ragioni che, secondo loro, sono alla base della carenza di domanda di occupazione nei settori dell’accoglienza turistica e nella ristorazione.
«Ci si chiede sempre se sia meglio andare fuori, perché i lavoratori stagionali non vengono trattati in maniera dignitosa», aggiungono. «A ogni modo, per quanto mi riguarda, non mi abbatto e punto in alto. Sono sincero», dice Lorenzo. «Voglio perfezionarmi, perché immagino di poter dirigere un albergo o un ristorante in futuro. Ho avuto già delle possibilità, come la bellissima esperienza, in servizio come operatore di sala per i 100 anni dell’Aeronautica militare».
Romeo Papa, 18 anni, futuro maitre, anche lui studente all’alberghiero De Cecco, non ha fatto colloqui con gli operatori del settore ieri mattina, all’Hotel Adriatico, perché è pronto a partire per Dublino subito dopo la maturità, grazie a un progetto scolastico che gli consentirà di lavorare oltre che di imparare l’inglese. «So quando parto, ma non quando rientrerò», dice. «Io voglio tornare in Italia, assolutamente, ma lo farò dopo aver imparato bene l’inglese e svolto preziose esperienze utili per il mio lavoro. Si parla tanto di formazione. È’ importante, concordo. Da quando ho 15 anni ho avuto diverse esperienze lavorative, nei ristoranti e nei bar in particolare». (s.d.v.)