Si aspettavano da giorni e ora finalmente Gianluca Grignani ha dato le sue spiegazioni su quanto è accaduto durante il concerto al Phenomenon di Fontaneto d’Agogna, in provincia di Novara, nella data zero del suo nuovo tour Residui di Rock’n’Roll. Il cantautore aveva abbandonato il palco a causa di problemi tecnici che a suo dire erano irrisolvibili e che gli impedivano di proseguire con il live. Poi, qualche minuto dopo, è tornato in stage per concludere il concerto cantando a cappella gli ultimi brani.
Ma vediamo cos’ha detto: “Ci sono stati problemi tecnici fin dall’inizio, ma ho portato avanti lo show per un’ora e mezza. In una data zero è normale ci sia qualcosa che non va, e ci ho scherzato su col pubblico per sdrammatizzare, anche se ero arrabbiato perché per me è molto importante la qualità di quel che faccio e cerco sempre con la band di alzare l’asticella dello show, anche in una data zero”. Insomma, Grignani avrebbe tenuto duro per quanto possibile, ma poi la situazione sarebbe diventata insostenibile.
E cos’ha fatto dopo? A suo dire avrebbe provato a mettere una pezza a quanto accaduto: “Sono sceso dal palco per parlare con lo staff, ma i problemi non si sono potuti risolvere; sono tornato e per amore e rispetto del mio pubblico ho cantato a cappella. I problemi all’inizio di un tour li hanno avuti tutti, anche Bowie, i Foo Fighters, John Lennon, i Muse. Ora, insieme alla crew e ai musicisti, abbiamo risolto tutto e si va avanti col tour”.
Tornando a quanto accaduto, i video diventati virali avevano mostrato un Grignani furioso di sé che inveiva contro tutto e tutti. Queste erano state le sue parole: “Io devo capire perché tutto quello che doveva essere fatto non è stato fatto. È strano. Non capisco. Non va un c…. La chitarra non funziona. Quell’altro fa quello che vuole lui. Ognuno fa quel c… che vuole e poi io mi ritrovo nei casini. Non sto scherzando, ma questa cosa la voglio capire. Io sono costretto a finire qua il concerto. Dovete credermi, sono costretto a fermarmi. Non sono nelle condizioni di lavorare. Arrivare a questo è troppo. Sono sincero. Vi saluto”.