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VASTO. I lavori di potenziamento del porto di Punta Penna stanno per iniziare. A confermare che ormai la data è vicina è la decisione del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di disporre la ricognizione dei fondali per l’individuazione di eventuali residuati bellici vicino alla diga foranea, al molo di levante e al molo martello. Il comandante del Circomare, Stefano Varone, ha firmato una ordinanza che dispone l’interdizione delle aree sottoposte alle verifiche. La ricognizione è stata affidata alla ditta Ila Sub Srl, specializzata nella bonifica preventiva e sistematica da ordigni esplosivi con sede legale a Fiumicino. «Le operazioni», specifica l’ordinanza firmata dal comandante Varone, «saranno effettuate dalla motobarca “Mara”. Lo specchio d’acqua sarà interdetto alla navigazione e al transito per tutta la durata delle operazioni ma saranno sospese nel caso di arrivi o partenze delle navi destinate alle banchine portuali per operazioni commerciali».
Ad eseguire i lavori di raddoppio della banchina di levante del porto di Punta Penna sarà l’impresa Tenaglia di Casoli. Gli interventi su Punta Penna sono suddivisi in più fasi. Sull’importante appalto, così come sul potenziamento della diga foranea, l’assessore Anna Bosco, titolare della delega sulla logistica e industrie dell’area industriale di Punta Penna, ha assicurato che il Comune seguirà attentamente i lavori. «Il porto è un tassello importante per lo sviluppo economico del Vastese», ricorda l’assessore Bosco. «Sarà nostra premuta verificare che i lavori vengano effettuati celermente».
Questa, del resto, è la speranza delle tante aziende che hanno scelto Punta Penna per il trasporto delle merci. I prossimi mesi saranno importanti per lo scalo vastese divenuto “nazionale” lo scorso anno. Con l’intervento di potenziamento del bacino, la diga foranea sarà prolungata per circa 200 metri, secondo il vigente piano regolatore portuale approvato dalla Regione. Sono previste anche ulteriori fasi lavorative come la parziale resecazione del molo martello e del molo di levante con la finalità di incrementare la luce del canale di accesso al porto (180 metri contro gli attuali 170), interventi minori per la risoluzione delle esistenti problematiche portuali di natura statica, impiantistica, viabile e di arredo portuale lungo le banchine di riva, ponente, levante ed a margine dei piazzali.
«Punta Penna», conclude Anna Bosco, «ha dimostrato di essere un prezioso volano per il Vastese e l’Abruzzo. Lo sviluppo del bacino sta a cuore all’amministrazione comunale che auspica che i lavori da tempo annunciati inizino nel più breve tempo possibile».
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