GIULIANOVA. Il centrosinistra giuliese riparte dalla vittoria ottenuta in città da Luciano D’Amico. Nonostante la sconfitta alle elezioni regionali, il risultato locale, che ha visto l’ex rettore dell’università di Teramo superare di nove punti di percentuale il governatore Marco Marsilio, ha ridato nuova linfa alla compagine del centrosinistra, che spera ora in un effetto domino alle amministrative di giugno. Restano, per chiudere la coalizione “alternativa” e partire con la campagna elettorale, l’incognita del Cittadino governante e il nodo di Francesco Mastromauro, che nonostante l’atteggiamento critico assunto nei confronti del Pd locale risulta ancora tesserato, come confermato anche dall’ex sindaco ed ex deputato Franco Gerardini.
«Il voto a Giulianova ha dato un’indicazione chiara», afferma una nota del Cittadino governante, «la città vuole cambiare». Il leader del gruppo Franco Arboretti, candidato con D’Amico nella lista “Abruzzo Insieme”, è stato il più votato fra tutti i candidati delle due coalizioni in città, totalizzando 1.659 voti, e il Cittadino governante sottolinea questo risultato. «Il consenso della civica “Abruzzo insieme”», continua la nota, «è stato decisivo per l’affermazione di D’Amico in città, così come netta è stata la sconfitta del centrodestra, dove la Lega, il partito del sindaco Costantini, ha ottenuto il magro risultato del 5,13%: è chiaro che anche i cinque anni di governo a Giulianova hanno pesato negativamente. I tanti danni, l’inefficienza, i ritardi e gli errori che hanno fatto sono sotto gli occhi di tutti. Non a caso Arboretti – capogruppo del Cittadino Governante, la principale forza di opposizione in consiglio e sul territorio – ha ottenuto un consenso così importante. Il centrosinistra deve ripartire da qui. Auspichiamo che un’attenta lettura dei risultati di domenica scorsa porti rapidamente all’unità di tutte le forze politiche progressiste, di sinistra e ambientaliste con l’individuazione di un candidato e la definizione di un programma in grado di rappresentare in maniera convincente il cambiamento».
Intanto il Partito democratico locale ha ufficialmente avviato l’iter congressuale per il congresso cittadino, che si terrà entro il 30 aprile, come da regolamento regionale, mentre per le elezioni comunali si è provveduto all’insediamento di gruppi di lavoro per la formazione delle liste dei candidati e delle proposte programmatiche. Fra i temi affrontati nell’assemblea degli iscritti, a cui hanno partecipato il commissario Giovanni Lolli e il segretario provinciale Piergiorgio Possenti, anche una profonda disamina dei risultati elettorali, che ha visto «una vera debacle per il centrodestra locale, praticamente “un unicum” molto amaro in Abruzzo, segnale di una diffusa volontà di cambiamento in città». Ma il Pd, a Giulianova ha riportato un risultato pari al 13,17%, che si pone al di sotto della media regionale, e secondo il coordinamento dei Dem ha evidenziato due aspetti: «Un partito che deve radicarsi meglio sul territorio e l’assenza di un proprio candidato locale, che ha portato i simpatizzanti a riversare consensi su altri candidati della sinistra locale». Per Antonio Macera, leader del movimento “Nos-Noi”, le recenti elezioni hanno fornito un’indicazione chiara: «Il centrosinistra è di gran lunga maggioranza in città, che può vincere solo se unito: non riuscire a perseguire l’obiettivo di battere la destra, ci metterebbe di fronte a una responsabilità storica. Per questo chiediamo con forza di tornare a riunirci».
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