ATESSA. «Sul piano regolatore noi avevamo e abbiamo ragione. Il Tar non si è pronunciato nel merito e non ci ha dato per nulla torto»: così risponde al sindaco Giulio Borrelli, Carmine Fioriti, già consigliere comunale e attuale segretario di FdI ad Atessa. «Il ricorso al Tar presentato da me e da Enzo Pellegrini (allora consigliere comunale, ndc) riguardava la delegittimazione del consiglio comunale in fatto di decisione sul conflitto di interesse dei consiglieri comunali, in materia di piano regolatore». Era il 2022, quando Fioriti e Pellegrini presentarono ricorso contro il Comune in relazione all’iter seguito dall’ufficio tecnico per l’adozione del progetto di variante al piano regolatore generale. Al centro del contendere, in particolare, la scelta dell’ufficio che, constatato il conflitto di interessi della quasi totalità dei consiglieri comunali di allora – tutti proprietari, in via diretta o familiare, di beni immobiliari ad Atessa – aveva predisposto la delibera con cui si richiedeva alla Regione la nomina di un commissario straordinario per l’adozione della variante generale al piano regolatore.
«Il Tar», spiega Fioriti, «non ha preso in considerazione il ricorso, ma il sindaco fa dichiarazioni di vittoria onnipotente, trattando, come al solito, i cittadini come suoi sudditi. Il Tar non ha per nulla affermato la insussistenza delle motivazioni addotte dai consiglieri, decidendo di “non procedere” per l’avvenuta mancanza di interesse. In sintesi, il Tar» conclude Fioriti, «non è entrato nel merito delle motivazioni, ma ha rilevato che “noi” non avevamo più interesse alla vicenda pur essendo in questione un principio e non un nostro interesse, ma il Tar decide sugli interessi legittimi».
«Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire», replica il sindaco Giulio Borrelli che aggiunge: «Recita testualmente la sentenza “Definitivamente pronunciando, il Tar dichiara improcedibili il ricorso n. 68/2022 indicato e tutti i motivi aggiunti al medesimo”, così respingendo in toto i tre ricorsi (uno principale e due motivi aggiunti) con cui Fioriti e Pellegrini avevano provato a bloccare l’adozione del nuovo Prg. Non soltanto le istanze sospensive avanzate dai due consiglieri erano state tutte già respinte, prima della sentenza definitiva, ma pure in sede di merito il Tar non ha potuto che aderire alle tesi dell’amministrazione comunale, difesa dall’avvocato Andrea Filippini,che ha sempre creduto nel corretto operato dell’ufficio tecnico».
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