CHIETI. Un ordine del giorno per l’intitolazione di un luogo della città all’appuntato scelto dei carabinieri Giangabriele Menichini, insignito di medaglia d’oro al valore civile (alla memoria). A presentarlo al presidente del consiglio comunale e al sindaco è il gruppo consiliare Lega formato da Mario Colantonio, Fabrizio Di Stefano, Liberato Aceto ed Emma Letta in vista del ventennale della morte di Menichini, che ricorre il prossimo 3 marzo.
Nato a Chieti nel 1964, Menichini non aveva compiuto neppure 40 anni quando è stato travolto da un treno interregionale Pescara-Roma mentre inseguiva sui binari un uomo che spacciava la droga durante un complesso servizio investigativo. Quel giorno del 2004, Menichini era in compagnia di un collega: attraversarono di corsa il passaggio a livello chiuso in via Fontanelle, a Pescara, un attimo prima che passasse il convoglio, riuscì a malapena a spingerlo via, salvando a lui la vita e legando per sempre il suo nome a un esempio di eroismo. Nel 2011, con una cerimonia solenne al consiglio comunale di Chieti, l’Arma dei carabinieri venne insignita della “cittadinanza onoraria di Chieti” per la sua costante e fondamentale presenza nel capoluogo teatino che ospita la sede del Comando Legione Abruzzo e Molise oltre che il Centro nazionale amministrativo dell’Arma. «Proprio in questo contesto», evidenziano i consiglieri della Lega, «con la conoscenza dei fatti accaduti 20 anni fa, che hanno determinato la fine della giovane vita dell’appuntato scelto Giangabriele Menichini ed alla motivazione dell’eroico gesto per il quale, lo Stato italiano lo ha insignito della più alta onorificenza al valore civile, è doveroso che anche la città di nascita di questo “eroe moderno” dell’Arma dei carabinieri gli attribuisca un riconoscimento concreto».
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