CASALBORDINO. La procura di Vasto ha disposto ieri mattina il dissequestro degli uffici amministrativi della Esplodenti Sabino di Casalbordino. La struttura è vicina ai cancelli della fabbrica. Ieri mattina è stata restituita al rappresentante legale . Un passaggio importante che permetterà ai responsabili della Esplodenti di portare a termine il nuovo piano industriale in attesa del dissequestro dell’intero stabilimento. La fabbrica che dal 1973 si occupa di disarmare munizioni e bombe da tutta Europa, è intenzionata a cambiare attività. Il grande sito di 33 ettari tornerà alle funzioni di un secolo fa: inertizzazione di fuochi d’artificio, insieme allo smaltimento di batterie d’auto. Il progetto prevede il reimpiego dei 70 dipendenti che la scorsa settimana hanno ottenuto la cassa integrazione. Intanto domani c’è una nuova udienza davanti al Gup per stabilire quali furono nel 2020 le cause dell’incidente costato la vita a Carlo Spinelli, 54 anni, di Casalbordino, Paolo Pepe, 45, di Pollutri, e Nicola Colameo, 46, di Guilmi. (p.c.)
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