LANCIANO. Lancianofiera è pronta a cambiare volto e a modificare l’assetto non solo dell’ente regionale lancianese, ma di tutto il territorio grazie a un progetto che, se concretizzato, servirà a riqualificare l’intero polo fieristico e a trasformarlo in una centrale energetica e a un pala congressi ed eventi sostenibile, ecologico e autonomo dal punto di vista energetico. È stato presentato ieri dal vicepresidente di Lancianofiera, Alberto Paone, alla presenza della neo presidente Ombretta Mercurio e del presidente uscente Donato Di Campli che ha ideato e voluto il progetto, lo studio di fattibilità del piano di riqualificazione energetica ed edilizia dei padiglioni. Grazie all’uso di pannelli fotovoltaici, il polo fieristico sarà in grado di produrre 6 gigawatt di energia pulita che potranno essere utilizzati anche dal Comune di Lanciano e rivenduti a enti e aziende che ne dovessero fare richiesta. L’esubero della produzione di energia da fonte rinnovabile sarà infatti immesso in rete ed assicurerà un flusso economico annuale vicino, complessivamente, al milione di euro che permetterà di recuperare l’investimento iniziale in pochi anni anche grazie alla successiva costituzione di una Comunità energetica con “attori” protagonisti Lancianofiera e Comune.
Il processo di transizione ecologica è stato sposato in pieno dall’amministrazione Paolini e dall’assessore all’ambiente, Tonia Paolucci: «Lo studio di fattibilità», ha detto, «rappresenta il primo step di una grande sfida che dovrà vederci tutti impegnati per raggiungere un obiettivo comune attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili, un sistema di autoconsumo condiviso che porterà benefici non solo al polo fieristico ma all’intera comunità». Redatto seguendo due direttrici principali, transizione energetica e riqualificazione degli spazi espositivi, lo studio è stato realizzato dai tecnici della Urban Green, con la supervisione dell’energy manager della fiera, l’architetto Franco Feliciani. Il progetto prevede un investimento che supera i 10 milioni di euro, ma, è intervenuto l’energy manager, «è una cifra che non deve spaventare e che è raggiungibilissima grazie alle opportunità normative italiane ed europee e ai fondi a disposizione per questo genere di interventi».
La fiera del futuro sarà coperta con pannelli fotovoltaici, dai padiglioni, alle altre strutture fino all’area esterna e, fiore all’occhiello del progetto, sarà l’introduzione di un’area adibita a parcheggio di circa 15.000 metri quadrati, ottenuta dall’attuale sedime del piazzale a ridosso delle strutture edilizie, con la realizzazione di un piano rialzato di tutta l’area per l’innalzamento dell’area fiera a livello superiore. In questo modo si otterrà la piena disponibilità del piano seminterrato sottostante derivato dalla nuova struttura orizzontale. Ci sarà una nuova “torre uffici” di sette piani e la realizzazione di un nuovo edificio nZEB (a consumo energetico quasi zero) in sostituzione di uno dei capannoni desueti. I tempi di realizzazione per l’intero progetto a regime sono alcuni anni a causa del fatto che le strutture esistenti devono essere dotate tutte di certificazione antisismica.
«Lancianofiera è come una Ferrari in garage che abbiamo deciso di accendere», ha detto Feliciani, «e le opportunità sono illimitate».
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