TERAMO. L’obiettivo è quello di garantire feste sicure con la messa in circolazione di fuochi d’artificio che rispettino tutte le norme di sicurezza.
Ed è proprio con questo obiettivo che i carabinieri di Teramo hanno avviato un’attività di vigilanza che ha portato al sequestro di circa 600 chili di materiale esplodente e fuochi pirotecnici di genere vietato, scaduti di validità, privi di etichettatura o di produzione illegale.
Secondo i carabinieri gran parte del materiale esplodente sequestrato è risultato di produzione clandestina e quindi pericoloso. Nel corso di questa attività i carabinieri hanno denunciato tre persone accusate di commercializzazione e detenzione illecita di materiale esplodente e fuochi pirotecnici.
Nel corso delle festività di fine anno, inoltre, l’Arma ha promosso una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta – attraverso i canali social – soprattutto ai più giovani, al fine di contenere il numero di incidenti legati all’incauto uso e maneggio dei fuochi pirotecnici. «Se l’uso improprio dei fuochi d’artificio del genere legale può causare lesioni gravi, come ustioni al viso e alle mani e danni alla vista», si legge in una nota dell’Arma, « l’uso invece di artifizi pirotecnici del genere illegale, in considerazione della loro elevata potenza esplosiva, può provocare danni anche peggiore sino alla morte».
Il comando provinciale dell’Arma, inoltre, ricorda il divieto assoluto di vendere e acquistare fuochi d’artificio «in forma ambulante prodotti realizzati clandestinamente. Costituisce reato che punisce sia il commerciante sia l’acquirente». «Non esistono fuochi d’artificio “sicuri”», si legge ancora nella nota, «anche se ne è permessa la vendita; perfino le stelline, che i bambini usano con disinvoltura, bruciano a 300° C e perciò sono potenzialmente in grado di provocare incendi sui tessuti.I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso. Se il gioco pirotecnico è privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito e non di sicuro utilizzo».(d.p.)
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