CHIETI. «Niente crisi di maggioranza dietro l’esito del consiglio comunale di lunedì». Parola del presidente dell’assise Luigi Febo che spiega le ragioni delle defezioni che hanno portato alla caduta del numero legale, nonostante un provvedimento di somma urgenza da approvare per il dissesto idrogeologico di via Arenazze. «Un consigliere era malato», il riferimento è a Enrico Iezzi, «l’altra assente, Valentina De Luca, era trattenuta da impegni di lavoro comunicati. Va considerato, in ogni caso», aggiunge il presidente del Consiglio riferendosi all’opposizione che ha abbandonato l’aula, «che il consigliere comunale si candida prima di tutto per lavorare per la città e i cittadini e questo non accade se un consigliere che abbandona l’aula impedendo che passino un argomento importante come quello dell’Ops e una variazione di bilancio per lavori in somma urgenza in via Arenazze per tutelare quella parte di città dal dissesto. Ma disertare, perché questa è la tattica adottata dalla minoranza, se fa guadagnare titoli di giornale a certi consiglieri, fa perdere tempo e occasioni alla città. Stiamo parlando di una società pubblica che ha al suo interno oltre 30 maestranze, aver abbandonato gli scranni significa ignorare i lavoratori e svolgere con poca attenzione anche il proprio ruolo. La maggioranza non ha problemi, perché fra qualche giorno porteremo a casa il risultato che poteva esserci lunedì, se qualcuno considera eroico ricorrere a mezzucci simili, si mettesse l’anima in pace, l’uscita di scena non ha evidenziato nulla, ha tolto tempo ai provvedimenti che erano all’ordine del giorno per il bene della città». L’opposizione, invece, continua l’attacco. «Non è la prima volta che la maggioranza del sindaco Diego Ferrara non riesce a garantire il numero legale in consiglio comunale», dice il capogruppo di Chieti viva Giampiero Riccardo, «non a caso, è sempre accaduto quando in ballo ci sono nuovi incarichi da assegnare. Una maggioranza sempre più spesso divisa e in fibrillazione, in cui serpeggiano veti reciproci che si inaspriscono con l’avvicinarsi delle elezioni provinciali e regionali, ma soprattutto per la nomina di due nuovi assessori comunali. Di tutto ciò, a farne le spese è la città».
Sulla stessa linea il capogruppo Udc, Mario De Lio, che sottolinea il fatto che torna sulla mancata approvazione della delibera di somma urgenza: «Il fatto di non averla approvata nei tempi potrebbe configurare anche la nascita di un ulteriore debito fuori bilancio, di cui un ente in dissesto non ha certamente bisogno». Anche per la capogruppo FdI Carla Di Biase il problema sta nel nuovo debito fuori bilancio che si verrebbe a creare, «grazie all’incapacità della maggioranza e al mal funzionamento dell’Ufficio di presidenza. Mi chiedo», conclude Di Biase, «se è questo il modello che l’assessore Manuel Pantalone vuole replicare in Regione, con lo stesso scempio a cui quotidianamente siamo costretti ad assistere insieme a una cittadinanza stanca e desolata. Capisca il sindaco che è ormai direttore d’orchestra solo di se stesso e abbia il coraggio di rimandare a casa consiglieri e assessori senza più progetti comuni, ognuno preso a salvaguardare poltrone e laute indennità».
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