GIULIANOVA. La prossima settimana il Partito democratico, come ha già detto uno dei coordinatori, Valerio Rosci, convocherà un’altra riunione per cercare di costruire una coalizione ampia di centrosinistra in vista delle amministrative 2024 a Giulianova, e di nuovo verranno invitati Cittadino governante e Movimento 5 Stelle. Ma queste due forze, per il momento, non parteciperanno. Da una parte c’è il Partito democratico che va avanti per propria strada insieme ad altri partiti e movimenti come Europa Verde, Sinistra Italiana, Nos Noi, Unione Popolare, Giulianova Rinasce, Socialisti e il gruppo “Evoluzione Sostenibile”, rappresentato dall’ex sindaco Francesco Mastromauro e dall’ex assessore Archimede Forcellese; dall’altra il Cittadino governante e il Movimento 5 Stelle. Franco Arboretti, leader del Cittadino governante, però non ci sta ad essere additato come il responsabile di questa divisione nel centrosinistra. «Noi abbiamo proposto per primi la coalizione», ricorda Arboretti, «e l’unica cosa che chiediamo, per cambiare davvero Giulianova, è la discontinuità rispetto all’amministrazione Costantini e alle scelte amministrative della precedente amministrazione di centrosinistra. Dovremmo decidere insieme, ma qui è il Pd che chiama. Ripeto, noi vogliamo dialogare e cercare di fare una coalizione ampia, ma è necessario un programma innovativo per un grande cambiamento in questa città». Arboretti inoltre ricorda il recente evento, organizzato dal gruppo Cittadino Governante, per portare il candidato alla presidenza regionale, Luciano D’Amico, a Giulianova. «Come facciamo noi a essere divisivi», aggiunge Arboretti, «se abbiamo portato D’Amico a Giulianova? Lui è l’espressione dell’unità del centrosinistra a livello regionale, e all’evento sono intervenuti anche diversi esponenti dei partiti di centrosinistra della città, tra cui alcuni esponenti del Pd».
Luca Venanzi