PESCARA. «La terapia forestale e, in generale, l’esercizio fisico in ambiente naturale rappresentano un valore aggiunto nel trattamento di quelli che sono gli effetti collaterali delle pazienti oncologiche. La nostra esperienza clinica e di ricerca ci ha mostrato quello che è l’effetto importante dell’esercizio fisico in ambiente naturale sulla componente umorale, ma soprattutto su quelli che sono i parametri fisiologici, come la modifica positiva dei livelli di cortisolo, molto importanti per la nostra difesa immunitaria». È quanto ha detto ieri Andrea Di Blasio, ricercatore dell’università D’Annunzio e dottore di Medicina integrata all’ospedale di Ortona, durante il convegno dal titolo «Forest therapy-salute e ben-essere dalla natura» che l’associazione Isa di Pescara ha organizzato nel decimo anniversario della sua fondazione all’auditorium Petruzzi. Tra i relatori il presidente di Isa Ettore Cianchetti, il rettore dell’università D’Annunzio Liborio Stuppia, il comandante del reparto carabinieri Biodiversità di Pescara tenente colonnello Cristina Di Tommaso, Andrea Di Blasio, i ricercatori dell’istituto per la Bioeconomia del Cnr di Firenze Federica Zabini e Francesco Meneguzzo, il presidente della società italiana di Restauro forestale Bartolomeo Schirone e il formatore per i diritti delle persone con disabilità Gianfranco Notari. Moderatore, il giornalista Paolo Castignani.
«Per quanto riguarda la nostra campagna sperimentale», ha spiegato Zabini, «ci siamo focalizzati soprattutto sui disturbi delle problematiche legate all’ansia che incidono sull’aumento del rischio cardio-vascolare. Abbiamo per la prima volta isolato gli effetti dell’inalazione delle sostanze bioattive presenti nell’aria forestale che vengono emesse dalle piante sui livelli di ansia e sui parametri legati all’umore. Un altro risultato importante clinico e fisiologico è legato agli effetti sull’asma infantile. Abbiamo valutato gli effetti benefici dell’aria forestale del bosco». «Abbiamo effettuato più di 50 sessioni in Italia in oltre 40 siti con oltre 1.700 partecipanti», ha fatto presente Meneguzzo, «abbiamo potuto isolare gli effetti terapeutici dell’atmosfera forestale sui sintomi di ansia e rischio cardio-vascolare e di asma infantile. C’è stato un miglioramento degli stati d’animo negativi, in particolare nelle donne».