L’AQUILA . La violenza di genere corre molto veloce anche in Abruzzo. A confermarlo sono i dati diffusi dal ministero dell’Interno in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In poco più di un anno sono state sette le vittime di femminicidio. In crescita anche i cosiddetti “reati spia”, da attenzionare prima che si arrivi ai delitti.
Secondo il report aggiornato a fine 2022, che indica l’incidenza in Abruzzo dei reati ogni 100mila abitanti, gli atti persecutori sono stati il 30,39%, media superiore a quella nazionale; i maltrattamenti contro familiari e conviventi il 34,12%, di poco al di sotto della media nazionale, e le violenze sessuali con il 6,56% (dato inferiore alla media italiana).
Il report, a livello di andamento nazionale, indica come i tre reati seguano un trend in costante aumento. Nel dettaglio, gli atti persecutori lo scorso anno sono stati 17.259 in Italia, il 74% perpetrati contro donne e con un aumento del 7% negli ultimi tre anni. I reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, nel 2022, sono stati 23.196, l’11% in più rispetto al 2019 e una percentuale di vittime donne dell’81%, mentre le violenze sessuali registrate sono 5.99, il 91% contro donne, in aumento nell’ultimo triennio di ben il 23%.
In continuo aumento i casi di violenza sessuale, declinata in tutte le sue forme. L’indagine del ministero dell’Interno rileva come «dal 2020, anno in cui si è registrato il dato minore (4.497 casi) ad oggi, l’incremento è stato significativo sfiorando, nel 2022, quasi i 6mila casi. Nell’ultimo anno resta, invece, sostanzialmente stabile l’efficacia dell’azione investigativa, con una percentuale di casi scoperti che si attesta al 61%». (m.p.)
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