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SULMONA. Partorire un figlio è una gioia enorme a qualunque età, ma diventa ancora più grande quando si superano i cinquanta. Il sogno diventa realtà per una 52enne, residente a Sulmona, che mercoledì mattina all’ospedale dell’Annunziata ha dato alla luce la sua primogenita, chiamata Avyanna, di due chili e mezzo. La piccola è nata con parto cesareo d’urgenza, che è stato eseguito con successo dall’equipe di ostetricia, diretta da Salvatore Esposito, con i ginecologi Gianluca Di Luigi, Annamaria Stammitti e Giulia Mattei, e da quella di pediatria, coordinata da Massimo Cinque, con il pediatra Stefano Grillo.
La donna aveva avviato il percorso di procreazione medicalmente assistita. Ed il reparto di maternità ha gestito l’intera filiera della gravidanza, fornendo ampio supporto, fino al parto d’urgenza.
La 52enne e la neonata sono in buone condizioni. La notizia di questo parto insolito ha suscitato soddisfazione e gioia anche tra medici e infermieri dell’ospedale di Sulmona.
Ad accogliere Avyanna, oltre all’amore e alla grande emozione della madre, c’era infatti la gioia di tutto il personale di turno, che ha supportato la donna durante il parto.
Un evento da prendere favorevolmente perché in un mondo sempre più frenetico, in cui le aspettative di vita si sono allungate e la vita sociale e lavorativa si è modificata, è sempre più diffuso assistere a “mamme over” e felici di esserlo. Per l’ospedale di Sulmona non è il primo caso di parto in età avanzata: nel 2011 una maestra d’asilo originaria di Caserta divenne madre all’età record di 58 anni.
Sicuramente un bel segnale per il mantenimento del punto nascita, definito dal nuovo piano sanitario regionale come “unità operativa complessa”, anche se in questo 2023 si registra un numero di natalità molto basso. Compreso il fiocco rosa di mercoledì scorso, i nati nel nosocomio del capoluogo peligno sono stati appena 117. Ma la classificazione di ospedale di primo livello, dovrebbe allontanare qualsiasi rischio soppressione per il reparto sulmonese che continua a lavorare sempre con grande professionalità, al pari di altre divisioni dell’Annunziata. (d.ver.)
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