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LANCIANO. Chiude definitivamente l’istituto Gesù Bambino di via Fagiani. Una “cattedrale” di stanze e corridoi, con anche un piccolo teatro interno, immersa nel verde e nel cuore del quartiere dei Cappuccini, che dagli anni ’70, anno di costruzione dell’imponente struttura, ha ospitato e formato centinaia di bambini dalla scuola materna fino alla primaria. Domenica scorsa, nella vicina chiesa di San Pietro, alla messa delle 10, la comunità ha ringraziato le suore francescane per il servizio scolastico e religioso prestato alla città, alla presenza di padre Vincent Matthew e del sindaco, Filippo Paolini.
Ad omaggiare le suore e le insegnanti del Gesù Bambino c’era anche l’ex sindaco Mario Pupillo e tanti tra ex alunni diventati ormai adulti, assieme ai bambini di oggi che hanno regalato una rosa rossa ad ogni suora. Durante la celebrazione eucaristica, alla presenza di una ventina di suore di cui 9 erano le ultime ospiti della struttura, è stata ripercorsa la storia di questo istituto, uno dei tanti in città che tuttavia negli anni hanno visto tristemente concludersi una dopo l’altra tutte le attività scolastiche, religiose e di convitto.
L’istituto religioso e di scuola paritaria Gesù Bambino ha visto iniziare le attività scolastiche nei primi anni Settanta e concluso l’ultimo ciclo fino alla quinta elementare nel 2018. Negli anni l’istituto ha anche allestito un nido primavera per bambini sotto i 3 anni. Ma cosa ne sarà ora del Gesù Bambino? Le suore rimaste hanno già fatto le valigie e si sono trasferite in vari istituti religiosi tra Lanciano, Francavilla e Pescara. La struttura invece, con i suoi 7mila metri quadri di spazio e 3mila di area verde scoperta, potrebbe rappresentare una risorsa immensa per la città oppure essere preda degli appetiti dei costruttori, vista la centralità del quartiere e l’ampiezza degli spazi, anche se al momento il piano regolatore non prevede nuove costruzioni nel rione, a meno di varianti.
Il Comune è da tempo in trattative con i responsabili dell’ordine religioso a Roma per acquistare l’immobile e annetterlo al suo patrimonio. Con la passata amministrazione Pupillo si era parlato di un prezzo di vendita di 2.500.000 euro, poi sceso a 2.000.000. Da qualche mese la contrattazione è ripartita con Paolini che ha fatto eseguire una perizia da un tecnico comunale, l’ingegnere Romano Auriti, per rendersi conto delle condizioni dello stabile che sarebbe stato mantenuto in buono stato. «Prima di andare a Roma per ingaggiare una trattativa», spiega il primo cittadino, «voglio capire cosa ho in mano e che spese di ripristino si prevedono. Ad esempio ci sono 120 finestre da sostituire e bisogna capire se va applicata la legge sulla vulnerabilità sismica. In ottica di una riqualificazione energetica dobbiamo capire di quanti aiuti statali si può parlare. Attendo a breve una relazione di un ingegnere strutturista proprio per affrontare questi aspetti». L’assessore all’istruzione, Angelo Palmieri, insiste sulla necessità di insediare nella costruzione già esistente un polo scolastico. «Abbiamo bisogno urgente di spazi già dal prossimo anno», spiega, «quando il corso universitario sarà a regime e la scuola per stranieri non potrà più essere ospitata nell’istituto Palizzi, oltre a una serie di altre criticità nei nostri comprensivi. Altro spazio è vitale per una città come la nostra che vive anche di un indotto prettamente scolastico con 3.500 ragazzi dall’asilo fino alle scuole medie che gravitano su Lanciano».
E un appello a mantenere la funzione formativa ed educativa dell’istituto Gesù Bambino arriva anche dall’associazione Viale Cappuccini per voce dei rappresentanti Armando Palmieri, Giacomo Bona, Alessandro Falconio e Franco Di Bucchianico: «Ci auguriamo che questa amministrazione nella persona del sindaco rinnovi il ruolo educativo primario e di aggregazione di quanto è stato il nostro Istituto Gesù Bambino».
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