SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. Scoppia la guerra del tessile fra istituti scolastici. Il “Made in Italy” apre la sponda polemica fra il liceo-Ite Peano-Rosa di Nereto e l’Istituto tecnico tecnologico (Itt) indirizzo moda e meccanica di Sant’Egidio alla Vibrata. Il perché è presto detto. L’Itt ha già un indirizzo moda e la preannunciata attivazione del corso “Made in Italy” a Nereto, secondo la scuola secondaria superiore santegidiese, lo lederebbe. Un anno fa, il 3 dicembre 2022, l’Itt con un evento pubblico aveva già avviato una stretta collaborazione con le aziende tessili e meccaniche del territorio per quanto riguarda le attività dell’ex Alternanza scuola lavoro e per i progetti di ampliamento dell’offerta formativa già concretizzati, come il progetto “Adotta una scuola” con il gruppo Fendi Matisse o il progetto “Rimaglio” con il maglificio Gran Sasso, che offrono agli alunni la possibilità di formarsi a livello pratico, oltre che teorico, per permettere loro di acquisire competenze spendibili nel mondo degli Its (istituti tecnici superiori post-diploma), delle Università, così come nel mondo del lavoro. «Ricordiamo infatti che i neodiplomati dell’Istituto tecnico di Sant’Egidio Ancarano che non intendono proseguire gli studi, già a distanza di pochi mesi dal diploma, sono tutti occupati nelle aziende del settore del territorio», fa sapere la scuola diretta da Lucia Condolo, «tanto che il 25 novembre verranno presentate ulteriori iniziative con altrettante aziende del territorio che si occupano di tessile-moda e di meccanica-meccatronica e che credono nella formazione tecnica, nel valore aggiunto dato da questa scuola che forma i futuri tecnici di cui c’è enorme richiesta all’interno delle aziende».
Insomma, il doppione – ovvero l’annunciata creazione di un corso del “Made in Italy” all’Ite di Nereto con l’accordo sottoscritto con il “Val Vibrata School of fashion and luxury”, a cui aderiscono al momento quattro imprese – non piace a Sant’Egidio, dove si guarda al futuro. «L’incontro del 25 novembre, aperto alle famiglie degli alunni delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado dei comuni del territorio che a partire da gennaio 2024 dovranno iscriversi alla scuola secondaria di secondo grado, sarà il seguito dell’evento (del 3 dicembre scorso, ndc) dell’Istituto tecnico tecnologico di Sant’Egidio il quale, a distanza di quasi 60 anni dalla sua nascita, rappresenta ancora il fulcro formativo del territorio della Val Vibrata per quanto riguarda i settori industriali legati al tessile e alla meccanica. Nell’ultimo anno, grazie a numerosi finanziamenti Pon Fesr e alle azioni del Pnrr, l’Istituto ha potenziato le dotazioni dei laboratori di indirizzo, offrendo agli studenti attrezzature all’avanguardia, le stesse che, seppur su più ampia scala, troveranno poi nelle aziende. L’evento del 25 novembre, dunque, servirà a presentare un Istituto che è già una realtà concreta del territorio e che è pronto ad aprirsi a nuove sfide, anche con una eventuale richiesta di attivazione di nuovi indirizzi di studio, quali ad esempio, il Liceo del Made in Italy, per il quale è già tutto pronto. Si attende solo l’approvazione del disegno di legge, ancora fermo in Parlamento, che darà l’avvio ai nuovi indirizzi di studio», conclude la nota dell’Itt.
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